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domenica 13 gennaio 2019

Sintesi

Si chiude qui questo mio flusso di pensieri e di conoscenze sulla Libreria, che senz'altro mi lascia più arricchito.
Il primo momento è stato indubbiamente un po' di stallo. Da dove iniziare? Come presentare una libreria? E' soprattutto cosa c'è da dire su un oggetto così semplice?.... Povero ingenuo.
Ho cominciato dall'etimologia con il post Libreria...oppure?. E' stato un buon inizio. Andando oltre ho illustrato La libreria nei cataloghi, ma ho cominciato a divertirmi davvero con I Materiali, dove ho illustrato come può essere fatta una libreria. Immedesimatomi nella voce narrante del programma "How it's made" ho descritto delle librerie "anomale". Qui si è aperto un mondo: ho scoperto quanto la libreria, da semplice scaffalatura per libri, è diventata parte integrante dell'arredamento e di quanto sia importante che essa sia bella. Ho provato quindi a spiegare l'affascinante legame tra Libreria e design. Oggi qualunque produttore di mobili per la casa, non può prescindere dall'aspetto estetico nella produzione di librerie. Non è solo importante cosa fa, ma anche come lo fa.
E allora, qualcuno ha mai visto l'arte nella Libreria? Pare proprio di sì. Arte e Letteratura.
Rimanendo in tema, da sempre sono un'amante del cinema e quindi subito mi è spuntata in mente la libreria più famosa della settima arte, quella del giovane Hugh Grant, cornice della storia d'amore con la bellissima Julia Roberts.
Poi, incuriosito, da così tante tipologie di librerie, ho creato un Catalogo, trovato i brevetti e ho dato delle informazioni su alcune pubblicità che mi hanno colpito.
Lavorando su altre cose, google mi ha mostrato un'immagine che ho deciso di riportare all'interno del blog. Non so esattamente cosa mi abbia preso, forse lo stile del disegno o il contenuto misto, tra favola e realtà. Mi sembrava bello condividerla.
In un momento di  "pausa" dalla libreria, ho parlato un po' di me e l' ho fatto catalogando i 5 oggetti che più mi rappresentano.

"Una buona libreria non è altro che un  buco nero distinto e istruito", dovevo condividerla.

E dopo questa massima, torniamo a far pace con la Libreria, spesso presente in background nella letteratura fantasy. O forse neanche tanto in background...
Inoltre sfogliando i cd di mio padre, ne ho trovato uno di Red Canzian e ....ops, guarda chi c'è .
Ho poi esplorato i simboli della cosa e fatto una riflessione sui numeri legati alla libreria.
Prima di chiudere, mi sono messo a giocare, creando il post ABC.

Chiudo questo blog con questa sintesi e con la consapevolezza che il giorno che sceglierò una libreria per casa mia, non sarà la scelta più veloce che farò.



venerdì 11 gennaio 2019

Un ABC




A: Armadio
Interessantissima soluzione d'arredo è la libreria-armadio, spesso componibile.

B: Biblioteca
 Dove trovare una libreria, se non in Biblioteca?

C: Cartone
In un momento storico come questo, in cui l'attenzione per l'ambiente dovrebbe essere un MUST, come non citare la libreria in cartone

D: Dizionario 
Casa mia è sempre stata piena di libri di ogni genere, ma puntualmente all'inizio di ogni anno scolastico, chiedevo ai miei genitori di comprarmi un dizionario. Bastava sapere dove guardare...

E: Enciclopedia
Soprattutto in casa, che libreria sarebbe senza un' enciclopedia?

F: Forma 
In questo blog ho dedicato un pò di spazio alla forma delle libreria, cosa che mi ha affascinato particolarmente

G: Giannoni
La Libreria è uno dei più importanti dipinti di Massimo Giannoni
H: Harry
Quasi quanto l'enciclopedia, che libreria è senza la saga di Harry Potter?

I: Impatto
Uno dei temi che ho richiamato spesso all'interno del blog è quello dell'impatto della libreria. Sicuramente l'impatto ambientale, ma quello che più mi ha conquistato è l'impatto visivo che una libreria può avere in ambito estetico. Utilità o impatto visivo? Entrambi!


L come Lago.
Una libreria famosa è la Libreria LAGO. E' una libreria a parete che con la sua geometria sfuggente dà l'impressione di essere un lago sulla parete. Davvero molto suggestiva.


M: Mensola
La più semplice delle libreria nel suo unico pezzo essenziale. La mensola.

N: Napoli
A Napoli è stata da poco aperta la biblioteca dove è possibile dormire. Le persone possono entrare, cominciare a leggere un libro, in "stanze" fatte di letti circondati da librerie e appisolarsi tra le braccia della narrativa


O come Occhio di Binhai
L’Occhio di Binhai è una libreria che si trova nel distretto culturale Binhai a Tianjin.
Probabilmente la libreria più bella del mondo. È una struttura unica, chiamata “occhio di Binhai” a causa della sfera gigante che campeggia in mezzo alla struttura.

P: Porro
Porro è uno dei più importanti produttori di libreria. In figura la suggestiva Endless.
Q: Quaderno
Se penso alla Libreria di camera mia al Liceo? Piena zeppa di quaderni. Oh matematica...

R: rombica 
Anche detta Libreria per vino, la Libreria rombica è uno bella esemplificazione dell' "uscire dagli schemi".

S: scaffalature
La bellezza della libreria sta anche nella sua semplicità. Vuoi una libreria? Fai una scaffalatura!


T come Talia.
Talia era una musa, appartenente alla mitologia greca, famosa per la sua grazia. Ad essa è ispirato un modello di libreria particolarmente grazioso e dal design molto particolare.


U: UNIKA
Unika e le sue "librerie storte". Una linea che apprezzo tantissimo. Intraprendente.

V: vetro
Personalmente, troppo delicata, ma la libreria in vetro ha sempre il suo fascino.

Z: Zig Zag
Ormai divenuta un "classico", la libreria a Zig Zag è sempre una bella soluzione. Versatile per diversi tipi di stile d'arredamento.



martedì 4 dicembre 2018

Un protagonista

Avete mai visto Nothing Hill?
E' un film diretto da Roger Michell in cui il proprietario di un negozio di libri (interpretato da Hugh Grant) incontra tra gli scaffali delle sue librerie un'attrice famosa. Non voglio darvi spoiler sulla trama, ma la donna in questione è interpretata dalla splendida Julia Roberts.

Julia Roberts nella scena del primo incontro


JULIA ROBERTS
Julia Roberts fu cresciuta dalla madre Betty Lou Bredemus con i suoi due fratelli, Eric (che la trascinò nel mondo del cinema) e Lisa, meglio conosciuta come Lisa Roberts Gillan, e una sorellastra, Nancy, nata dal secondo matrimonio della madre. Julia subì prima il divorzio dei genitori e poi la morte del padre quando lei aveva solo 10 anni.
Inizia gli studi di giornalismo, ma in seguito all'esordio del fratello Eric come attore a Hollywood, decide di seguirlo nella carriera cinematografica e si trasferisce a New York. Nel 1989 recita nel film drammatico Fiori d'acciaio, nei panni di Shelby, una donna desiderosa di avere figli nonostante una grave forma di diabete, questa interpretazione le procura il primo Golden Globe e la nomination all'Oscar come miglior attrice non protagonista. La notorietà arriva nel 1990 grazie al successo del film Pretty Woman, in cui è protagonista con Richard Gere nel ruolo della prostituta Vivian Ward, che le fa meritare il suo secondo Golden Globe come miglior attrice in un film commedia e la sua seconda nomination all'Oscar come protagonista oltre ad altri premi e nomination. Nel 1999 accetta il ruolo di protagonista nel film Erin Brockovich - Forte come la verità di Steven Soderbergh, film che le regalerà il primo Oscar. Nel 2010 è stata testimonial al fianco di Paolo Bonolis e Luca Laurenti del caffè Lavazza dove interpreta la venere di Botticelli. La Roberts rimane ancora oggi una delle mie attrici preferite, nonché uno splendido esempio di personaggio pubblico.